Il cd. "Regime doganale 42" è uno strumento agevolativo che consente, al momento di importazione nell'Unione Europea, di immettere in libera pratica, senza pagamento dell'IVA, merci provenienti da un Paese Extra-UE. Tuttavia, per poter beneficiare di questa esenzione è necessario che le merci importate siano destinate a una successiva cessione intracomunitaria effettuata dall'importatore.
Applicando questo regime, le autorità del Paese nel quale sono state importate le merci risultano competenti esclusivamente della riscossione dei dazi, mentre quelle del Paese di destinazione delle merci sono responsabili della riscossione dell'IVA.
In sostanza, il funzionamento della procedura per l'applicazione del Regime doganale 42 prevede, in primo luogo, l'introduzione della merce nel deposito doganale, successivamente il pagamento dei dazi da parte dell'importatore per l'estrazione della merce, con vincolo della stessa al regime 42 e, infine, l'effettuazione di una cessione intracomunitaria in cui l'IVA verrà assolta nel Paese di destinazione mediante il meccanismo del "reverse charge".
Per poter usufruire di tale regime è necessaria la soddisfazione dei seguenti requisiti:
l'identificazione ai fini IVA dell'importatore nello Stato di importazione o l'identificazione di un rappresentante fiscale nello stesso Stato;
la sussistenza del numero di identificazione IVA del soggetto cessionario stabilito in un altro Stato comunitario;
la presentazione di idonea documentazione che dimostri l'effettivo trasferimento della merce nello Stato comunitario di destinazione.
Alla luce di ciò, per beneficiare del suddetto Regime i soggetti importatore e cessionario devono risultare presenti nell'archivio VIES, in quanto condizione necessaria per essere riconosciuti come soggetti passivi IVA per gli scambi intracomunitari.
In Allegato è possibile visionare il Regolamento 756/2012 che stabilisce i presupposti per l'applicazione del cd. "Regime doganale 42"
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